l'Accademia d'Italia, notoriamente creata come mezzo di allettamento e di asservimento verso gli uomini di arte e di scienza italiani, e che purtroppo ha largamente esercitato il suo ufficio corruttore, non può in niun modo essere conservata nella nuova Italia e dev'essere senz'altro abolita, ristabilendo nell'atto stesso l'Accademia dei Lincei, [...]
Benedetto Croce
(Giornale d'Italia, 16 agosto 1943)
Con la fusione nella Reale Accademia d'Italia, l'Accademia dei Lincei era stata di fatto soppressa.