I primi studi di questa corrispondenza risalgono al 1990 e sono dovuti a Paola Gario.
Le lettere si presentavano in buono stato di conservazione ma prive delle relative buste.
Generalmente erano raggruppate per corrispondente o per gruppi di corrispondenti o, a volte,
per tema ed erano conservate in buste di formati e di colori diversi, riportanti l’annotazione sommaria,
di pugno quasi sempre di Castelnuovo o più raramente della figlia Emma, del nome o dei nomi degli scriventi o del tema,
con l’eventuale indicazione dell’anno o degli anni di riferimento.
Le lettere sono state ordinate nel rispetto
dei criteri di conservazione adottati da Castelnuovo e sono state ricostruite le epistole i cui fogli erano dispersi
in buste diverse: ciò è stato possibile salvo per poche lettere che si presentano pertanto incomplete.
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